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Il Nord Est è un’area cruciale per l’economia italiana, vi risiede un quinto della popolazione, vi si produce un quarto del PIL del settore privato ed è quest’area che origina quasi un terzo delle esportazioni dell’intero paese.
Dopo l’impetuosa crescita intervenuta dal dopoguerra agli anni ottanta, quest’area, a partire dagli anni novanta, ha mostrato evidenti segni di rallentamento, in linea con il resto del paese: non è riuscita a tenere il passo delle regioni più avanzate d’Europa.
La recente evoluzione dell’economia e le mutate esigenze del mercato illustrano la deludente performance del reddito pro capite e della produttività in un periodo in cui la globalizzazione e il cambiamento dal paradigma tecnologico hanno ridimensionato i fattori di vantaggio competitivo di cui il sistema di piccole e medie imprese, spesso aggregate in distretti, aveva beneficiato in passato.
Ora le aziende devono prendere coscienza delle mutate condizioni e, seppur di piccole dimensioni, devono comunque pensare in grande.
Ne parliamo con:
Giulio Sapelli, professore ordinario all’Università degli Studi di Milano ed editorialista, una delle voci più originali e fuori dal coro tra gli economisti italiani. Intellettuale poliedrico, unisce storia, filosofia, sociologia e cultura umanistica in uno stile personalissimo e profondo.
Roberto Grandinetti, professore ordinario di Economia e Gestione delle Imprese presso il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università degli Studi di Padova.
Marco Bettiol, professore di Economia e Gestione delle Imprese presso il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università degli Studi di Padova, autore del libro Raccontare il Made in italy.
Marco Bortolus, dal 2010 è socio fondatore di una azienda tutt’ora operante nell’ambito della cogenerazione solare innovativa. Dal 2016 collabora come Manager di Rete e Business Developer per Seed Group, rete d’impresa pordenonese
Modera Alessandro Zuin del Corriere del Veneto.